L’agave è una pianta succulenta della famiglia delle Asparagacee: comunemente è indicata come pianta grassa, a causa delle sue foglie carnose, rigide, spesso con spine terminali molto affilate. Il genere Agave comprende in realtà più di duecento specie diverse di piante perenni, tutti accomunati dall’essere molto sensibili alla temperatura: si tratta, infatti, di piante semi rustiche o delicate che generalmente non tollerano temperature inferiori ai dieci gradi centigradi. Ciò deriva dal fatto che sono originarie delle regioni desertiche e montuose delle Americhe e delle Indie occidentali. Le agavi furono introdotte in Europa solo dopo la conquista del Messico a metà del sedicesimo secolo. I primi esemplari di agavi portate in Europa furono chiamate aloe americana, vista la somiglianza con le piante dell’aloe vera. Si tratta di piante molto longevi che possono superare agevolmente anche i cinquant’anni di età.
Nei Paesi d’origine le agavi hanno anche un’importante valenza economica, perché sono utilizzate per produrre bevande: la tequila è infatti realizzata a partire da una specie di agave, l’Agave tequilana.
In giardino trovano spazio come esemplare isolato, in aiuole dedicate alle piante grasse o in giardini pensili.

Agave tequilana comunemente denominata Agave blu
Il fiore
Non è facile vedere un’agave in fiore: i fiori sono corti a forma d’imbuto formati da sei petali, e sono portati a mazzetti o pannocchie. Sbocciano all’estremità di steli al centro della rosetta di foglie succulente. Nel caso dell’agave americana la pannocchia di fiori può raggiungere anche gli otto metri di altezza negli esemplari più grandi; i fiori sbocciano nella fase di maturità della pianta, dopo almeno vent’anni di vita. Secondo una convenzione comune, particolarità di questa pianta è che produce fiori una volta sola nella sua vita, dopodiché muore. Tecnicamente ciò si esprime dicendo che è una pianta monocarpica (un solo fiore). Altre piante monocarpiche sono alcune specie di bambù e la Yucca. In realtà il processo di morte della pianta può durare anche parecchi anni, ed esistono casi anche in cui i fiori sono stati prodotti più volte, specialmente se il fiore viene eliminato prima che giunga a completo sviluppo.

Un esemplare di Agave americana var. marginata
Agave americana
L’agave americana (Agave americana o Agave altissima) è una pianta che può raggiungere anche i due metri di altezza e tre metri di larghezza in quanto si sviluppa molto orizzontalmente. Le foglie sono costituite da rosetta basale con margini spinosi di colore grigio – verde. Si tratta di una delle specie più resistenti al freddo, perché tollera temperature anche intorno ai cinque gradi centigradi. Originaria del Messico, ne esistono anche versioni variegate, quelle cioè in cui le foglie sono solcate da strisce o hanno margini di colore più chiaro, di solito giallo o crema. Per esempio, la varietà Agave americana var. marginata ha foglie di un verde brillante nella parte interna mentre i bordi vicino alle spine sono giallo chiaro: spesso le foglie diventano quasi bianche quando la pianta diventa vecchia. La varietà mediopicta ha invece una fascia larga gialla al centro di ogni foglia, mentre la striata ha strisce bianche e gialle.

Agave americana var. marginata
Agave blu o Agave tequilana
L’Agave tequilana è anche detta agave blu o azzurra per il colore glauco delle sue foglie carnose: raggiunge generalmente in due metri di altezza e altrettanto in larghezza: va coltivata quindi in vasi molto capienti e profondi è ricoverata in serra o in casa nelle regioni meno calde. Dalla fermentazione delle sue foglie si ottengono il liquore della tequila e la bevanda del sidro di agave. Può sopportare lunghi periodi di siccità e le irrigazioni possono essere sporadiche. Come tutte le agavi ha bisogno di un terreno molto leggero e secco e dei raggi diretti del sole.

Coltivazioni di agave blu in Messico: dalla fermentazione delle foglie di questa pianta si ricava la tequila

Coltivazione di Agave tequilana
Agave attenuata
L’agave attenuata (Agave attenuata) deve il suo nome al fatto che le foglie non hanno spine terminali, ma sono solo appuntite e molto coriacee: la pericolosità del contatto e quindi più bassa. Il suo tronco è grosso e le foglie a rosetta sono portate alla fine del tronco. I fiori bianco verdastri sono prodotti in estate in racemi ricurvi.

Agave attenuata
Scheda
Esposizione –Vista la loro bassa tolleranza al freddo, le agavi possono trovare spazio all’aperto in Italia sono in zone calde, dove raramente la temperatura scende al di sotto dei 5-10 gradi. Perciò sono spesso tenute in vaso e portate all’esterno solo in estate. L’esposizione è in pieno sole e molto luminosa.
Terreno – La coltivazione dell’agave richiede particolari attenzioni: il terreno deve essere quello specifico per piante grasse o cactus, meglio se leggermente acido. È fondamentale che sia ben drenato.
Annaffiatura – Le annaffiature devo essere limitate in quantità e frequenza, anche se è meglio che siano regolari, di norma ogni due settimane, ma solo quando il terreno si presenta completamente asciutto.
Moltiplicazione e impianto – L’agave può essere propagata seminandola in ambiente protetto (almeno ventun gradi centigradi) all’inizio della primavera. Inoltre è molto facile che la pianta ricacci dei germogli alla base della rosetta. Questi ben presto diventano autosufficienti, radicando in modo autonomo. È possibile a quel punto separarli dalla pianta madre e trattarli come nuovi esemplari.
Concimazione – La concimazione non è una pratica sono molto frequente: è sufficiente che il terreno sia leggermente fertile con tre o quattro concimazioni all’anno a basso tenore di azoto.
Potatura – Non necessita di potatura.
Malattie – L’agave è una pianta abbastanza robusta alle malattie: gli unici attacchi possibili sono quelli della cocciniglia che può attaccare gli esemplari giovani. A partire dalla fine del secolo scorso, sul territorio italiano si sono sviluppate delle epidemie del Punteruolo nero dell’agave (Shyphophorus acupunctatus Gyllenhaal), un insetto le cui larve creano danni irreparabili alle piante con il loro robusto apparato masticatorio. L’animale è un coleottero originario dell’America centrale. In Europa è stato trovato per la prima volta in Olanda e in Lombardia in alcuni esemplari di Yucca importati alla fine del secolo scorso. L’attacco delle larve dell’insetto porta a un rapido disfacimento dei tessuti cui segue la morte dell’agave. L’epidemia si è poi diffusa, partendo da Catania, in tutta la Sicilia a partire dal 2008: l’eliminazione delle piante infette e l’intervento con insetticidi hanno permesso di controllare l’infezione.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.

Agave salmiana