Agapanto è il nome italianizzato di Agapanthus, genere botanico della famiglia delle Agapantacee che comprende una decina di specie di piante perenni.
Nota – Il nome del genere italianizzato, agapanto, si usa spesso indistintamente per indicare le diverse specie o cultivar che sono state selezionate appositamente per il giardinaggio. La bellezza degli agapanti consiste nelle splendide fioriture, molte sulla tonalità del blu carico che sono particolarmente rare nel mondo dei fiori. I fiori sono portati in appariscenti mazzi di infiorescenze che possono essere ombrelle arrotondate con fiori a trombetta o ombrelle pendule di fiori tubulati. Questi mazzetti di fiori possono essere larghi fino a 20 cm e sono persistenti sulla pianta.
Classificazione – Genere: Agapanthus; famiglia: Agapantacee.
Origine – Le specie sono originarie dell’Africa meridionale.
Habitat – L’habitat di queste piante, nel loro ambiente naturale, sono le zone costiere (per quelle sempreverdi) o le praterie fresche delle aree montuose (per quelle decidue).
Usi – L’agapanto è una pianta piuttosto rustica e anche molto decorativa ed è frequente osservarla nei giardini del nostro Paese; può essere piantata a gruppi o anche in file lunghe per realizzare bordure alte. Dal momento che alcune varietà sono sempreverdi, consentono di ricoprire il suolo anche nei mesi invernali. Le infiorescenze possono essere usate anche come fiori recisi.
Etimologia – Il nome del genere deriva dai termini greci agàpe (amore) e ànthos (fiore).
Altri nomi – L’agapanto è popolarmente detto giglio africano o anche giglio del Nilo.
Indice

L’agapanto è detto anche giglio del Nilo (nella foto: fiore di Agapanthus africanus)
Agapanthus – Specie e cultivar
Del genere Agapanthus esistono diverse specie e cultivar molto popolari nei giardini:
- Agapanthus africanus: è una pianta perenne sempreverde, la più sensibile al freddo delle specie di questo genere. Ha foglie di un bel verde brillante. I fiori compaiono alla fine dell’estate e sono di un blu cupo. Può raggiungere anche i 90 cm d’altezza. Di questa specie sono state selezionate molte cultivar. Per esempio, ‘Alice Gloucester’ ha fiori a trombetta bianchi sfumati di rosa. La cultivar ‘Ben Hope’ ha sempre fiori blu, a trombetta e supera il metro di altezza. La ‘Blue Giant’ produce fiori campanulati di colore blu intenso. Tutte queste cultivar sono discretamente più resistenti al freddo rispetto alla specie nominale.
- Agapanthus campanulatus: ha foglie grigio-verdi e porta, dalla metà dell’estate, fiori a campana bianchi e in varie tonalità di blu (dal chiaro allo scuro). Questa specie di agapanto è rustica e resite ai freddi invernali anche di molti gradi sotto lo zero. La cultivar ‘Albovittatus’, invece, è semirustica, e va ricoverata in inverno nelle aree con climi rigidi. La sottospecie Agapanthus campanulatus patens fiorisce fino all’autunno inoltrato e ha fiori blu chiaro.
- Agapanthus orientalis: sinonimo di Agapanthus praecox orientalis. Ha foglie ampie color verde scuro e produce fiori a ombrelle arrotondate a trombetta, blu medio. La cultivar ‘Purple Cloud’ produce infiorescenze di fiori a trombetta inclinati viola o blu scuro.

Fiore di Agapanthus campanulatus:questa specie è originaria del Sudafrica
Agapanthus – Coltivazione
Vita – Pianta perenne.
Dimensioni – Da medie a grandi. Le specie a sviluppo più contenuto possono arrivare a 50-60 cm, mentre quelle più vigorose superano anche il metro d’altezza.
Tempo altezza massima – 3 anni.
Esposizione – Le varie specie di Agapanthus vanno coltivate in pieno sole.
Temperatura – Sono poche le specie rustiche che resistono ai freddi invernali: solo nelle aree più calde dell’Italia in genere l’agapanto può resistere fuori in inverno. Nelle zone con inverni rigidi si consiglia di piantarlo nei vasi e ricoverarlo al coperto. Le cultivar e le specie più rustiche possono essere tenute all’aperto anche con inverni rigidi, ma si consiglia comunque la pacciamatura di protezione dal gelo.
Terreno – Il terreno dev’essere fertile, tenuto umido ma ben drenato. Le cultivar più alte hanno bisogno di un tutore.
Fioritura – Fiorisce a partire dal mese di giugno fino a tutto il mese di settembre.
Annaffiatura – Durante il periodo vegetativo di crescita, si può irrigare liberamente. Nel periodo di riposo invernale le annaffiature devono essere ridotte.
Concimazione – La concimazione è utile se si vogliono ottenere fioriture spettacolari; in genere si usa concime liquido bilanciato dalla primavera fino alla fine dell’autunno ogni mese.
Potatura – La potatura non è strettamente necessaria, si possono pulire le perenni dai rami secchi o disordinati a inizio primavera.
Moltiplicazione e impianto – La moltiplicazione avviene per semina in primavera quando le temperature hanno raggiunto i 13-15 gradi. Si deve tener presente però che i semi ottenuti dai fiori coltivati non sempre conservano le caratteristiche della pianta originaria. Inoltre, alcune specie di agapanto possono impiegare 2-3 anni a fiorire dopo la semina.
Malattie – L’agapanto è una pianta robusta, resistente a malattie e parassiti, con eccezione di alcuni virus. Inoltre, è soggetto all’attacco di chiocciole e lumache: nel caso, si consulti l’articolo Come allontanare le lumache da orto e giardino.
Coltivazione in vaso
L’agapanto può essere coltivato in vasi, che però devono essere capienti e profondi.
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, abelia ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba.