L’Acer japonicum è una pianta arborea di medie dimensioni appartenente alla famiglia delle Sapindaceae; è il vero acero giapponese, anche se con questa denominazione viene comunamente indicato l’acero palmato (Acer palmatum).
L’Acer japonicum è una specie di acero originaria delle montagne e boschi del Giappone meridionale, introdotta in Gran Bretagna nel 1864. Può raggiungere i 12 m di altezza e i 5 m di larghezza. Due sono le cultivar più diffuse, l’Acer japonicum ‘Vitifolium’ e l’Acer japonicum ‘Aconitifolium’.
La cultivar ‘Vitifolium’ è molto utilizzata come pianta ornamentale sia a gruppi sia a cespuglio, in ampi parchi o in giardini di modeste dimensioni. La pianta può essere coltivata anche in vaso o in fioriere. Inoltre, può essere esteticamente interessante affiancarle varietà di acero palmato.
L’Acer japonicum ‘Aconitifolium’ è un albero arbustivo deciduo, a portamento espanso. Le foglie sono arrotondate e lobate (da 7 a 9 lobi con parte finale allargata e seghettata, mentre non c’è la superficie palmata), di una ventina di cm al massimo. Rispetto ad altri aceri, le foglie si piegano all’ingiù in modo molto evidente; mutano stagionalmente di colore, da giallo verde chiaro a verde intenso per diventare in autunno di color porpora intenso (spesso con sfumature violacee), passando dal giallo all’arancio.
La pianta ha un portamento eretto allargato con una chioma poco densa a causa degli internodi distanti.

L’acer japonicum predilige l’aria umida ed è bene evitare il sole diretto in estate
Coltivazione dell’Acer japonicum
La pianta è rustica, resistente al gelo (ma deve essere riparato dai geli tardivi) e deve essere coltivata in terreno fertile, non secco e ben drenato. Fondamentale la pacciamatura delle radici se la temperatura scende sotto ai 10°C. La potatura deve essere fatta da fine autunno a metà inverno.