L’abete è una pianta conifera sempreverde originaria di varie parti del mondo, nelle regioni temperate e fredde dell’emisfero settentrionale ma anche di Africa settentrionale, Asia e America. In genere l’habitat naturale degli abeti sono le montagne anche se è consuetudine vederli piantati nei giardini di pianura. Molto resistenti al freddo, possono raggiungere dimensioni molto variabili perché di molte specie sono state selezionate cultivar nane, o a crescita molto lenta. Il classico albero di Natale è proprio un abete.
Quello che noi chiamiamo di solito abete in realtà può far parte di due generi distinti della famiglia delle Pinacee: il genere Abies e il genere Picea. Le foglie sono di tipo aghiforme disposte singolarmente lunghi i rami. In quanto conifere, i fiori sono detti coni: esistono coni femminili e coni maschili. Una volta fecondato, il cono femminile si trasforma mutando colore e dimensioni. Esistono quasi un centinaio di specie diverse di abete, che si distinguono per il colore delle foglie e le dimensioni (possono arrivare fino all’altezza di trenta metri), il colore, la forma e la disposizione dei coni. Gli abeti si distinguono anche per il portamento della chioma: a cono (largo o stretto) a colonna
Nel nostro Paese, gli abeti più conosciuti e apprezzati sono l’abete rosso (Picea abies) e quello bianco (Abies alba). In commercio è facile anche trovare l’abete del Caucaso (Abies nordmanniana), con il portamento a cono leggermente espanso, con le foglie di un verde lucido e che può raggiungere anche i 50 m nel suo habitat naturale, oppure l’abete del Colorado (Picea pungens) originario degli Stati Uniti occidentali.

Abete rosso (Picea abies)

Abete del caucaso (Abies nordmanniana)

Abete del Caucaso (Abies nordmanniana), particolare di un cono
Abete rosso
L’abete rosso (Picea abies) è un’importante specie di conifera, coltivata per il suo valore ornamentale ma anche per il suo legno pregiato. Gli aghi delle foglie sono portati su tutti i lati del ramo e sono acuminati all’apice, di colore verde scuro. I coni femminili sono cilindrici, dapprima verdi poi virano sul rosso-marrone, quelli maschili, portati sulla stessa pianta, sono rossi e gialli all’apertura. Si tratta dell’abete più coltivato ed è originario della Scandinavia e dell’Europa centrale. Nel suo habitat naturale può raggiungere i 40-50 m di altezza. Di questa specie sono state selezionate molte cultivar che si distinguono per il portamento molto più contento, addirittura nano (la “Gregoryana” non arriva al metro di altezza). I coni femminili fecondati si trasformano in coni marroni penduli lunghi fino a 15 cm.

Abete rosso (Picea abies): particolare dei coni femminili a maturazione
Abete bianco
L’abete bianco (Abies alba) è anch’esso un albero imponente (raggiunge i 40 m di altezza) originario delle foreste dell’Europa, dal portamento colonnare dalle foglie verde scuro, argentee sulla pagina inferiore. I coni hanno caratteristiche squame (brattee) sporgenti e sono dapprima verdi-gialli, poi a maturità marroni. La corteccia è grigia e liscia, e si fessura con l’età. I coni fecondati sono di forma cilindrica, verdi, lunghi 15 cm anch’essi ricoperti di brattee sporgenti rivolte verso il basso.

Particolare Abies alba
Abete argentato
Spesso si sente parlare di abete argentato, ma il colore blu-bianco delle foglie aghiformi non è prerogativa di una sola specie. In genere l’abete argentato più diffuso è l’Abete del Colorado (Picea pungens, nella cultivar ‘Hoopsi’ e ‘Koster’ dal caratteristico colore argento), ma anche il Peccio glauco (Picea pungens ‘Glauca’) si distingue per gli aghi di color blu-verde con striature bianche molto ornamentali. A volte, si trova indicato come abete argentato proprio quello bianco, a causa del color argento della lamina inferiore degli aghi. Spesso poi comunemente si sente parlare di abete argentato, quando invece si tratta di un pino.

Picea pungens ‘Glauca’
La differenza tra pino e abete
Qual è la differenza tra pino e abete? Il pino è il nome comune che si dà alle conifere della stessa famiglia degli abeti, le Pinacee, ma di un genere diverso, il genere Pinus, appunto. La differenza principale tra un pino e un abete è costituita da come le foglie aghiformi sono attaccate ai rami: negli abeti gli aghi sono attaccati singolarmente, nei pini le foglie sono riunite in piccoli mazzetti, di norma da due fino a otto “aghi”, molto persistenti sulla pianta (in alcune specie rimangono fino a 2-4 anni sui rami), simili ai ciuffi di foglie del cedro. Inoltre i fiori maschili sono spesso riuniti in grappoli, simili ad amenti. Il cono femminile fecondato nei pini si trasforma in pigne, con una consistenza legnosa. Per i dettagli, si consulti l’articolo sul pino.
Legno e pellet
L’abete è una pianta molto importante anche per la produzione del legno e di pellet per il riscaldamento. In particolare, per il pellet, le specie più utili sono l’abete bianco e quello rosso. Il legno ha caratteristiche peculiari molto importanti:
- è leggero, facilmente lavorabile (tranne quello di abete bianco, più resistente)
- ha buone capacità di isolamento termico e acustico
- ha un alto potere calorifico grazie alla resina che contiene
- in particolare il lego di abete rosso è molto elastico, in grado di resistere alle flessioni.
Oltre che per mobili, parquet e per il riscaldamento, il legno si usa per la produzione di casse armoniche degli strumenti musicali. I famosi violini di Stradivari, il liutaio cremonese, erano, infatti, fatti di legno di abete rosso. Secondo una leggenda, Stradivari faceva rotolare dalla montagna i tronchi degli alberi tagliati per ascoltare il suono che facevano e scegliere i migliori per costruire i suoi violini.
La coltivazione
Volendo coltivare uno o più abeti in giardino, si tenga presente che si tratta di piante molto resistenti al freddo e che il loro habitat naturale sono le alte montagne. Se coltivati in pianura e in aree calde il loro sviluppo sarà stentato. Anche se l’albero di natale che acquistiamo sembra un alberello, trattato spesso come soprammobile, si tratta pur sempre di un vero e proprio albero, spesso dallo sviluppo potenzialmente molto vigoroso. Volendo metterlo a dimora in giardino, si tenga presente che ha bisogno di un terreno fertile, umido ma ben drenato, in pieno sole ma riparato dai venti freddi e non esposto ad eccessive temperature. Il terreno privilegiato è leggermente acido.
Quasi tutti gli abeti tollerano l’ombra e la copertura, quindi nelle aree più calde della Penisola conviene piantarlo a mezz’ombra. La pianta è soggetta ad attacchi di armillaria, specie se messa a dimora in condizioni non ottimali e ad attacchi di chermeridi, afidi e insetti che provocano la caduta degli aghi (in particolare il Chermes abietis che può portare al disseccamento dei rami).