Il tetto è uno degli elementi architettonici maggiormente significativi di un’abitazione. Le funzioni di un tetto, o copertura che dir si voglia, sono diverse e tutte rivestono notevole importanza. Sostanzialmente il tetto di un’abitazione deve garantire protezione, impermeabilità, isolamento e ventilazione.
Architettonicamente parlando, esistono diversi criteri di classificazione delle coperture: morfologia, strati funzionali caratteristici, accessibilità e geometria.
Quella forse più rilevante è la classificazione che viene effettuata in base alla morfologia; basandosi su questo criterio si distinguono coperture discontinue e coperture continue.
Nelle coperture discontinue il manto di copertura (ossia la parte più esterna del tetto) può essere realizzato con i materiali più disparati e la tenuta all’acqua viene realizzata in particolari condizioni di pendenza che viene adeguata a seconda dei materiali utilizzati e delle condizioni ambientali.
La pendenza deve garantire dalle infiltrazioni attraverso la discontinuità dello strato di tenuta. I materiali con i quali si realizzano le coperture discontinue sono, come detto, i più disparati (tegole in laterizio, tegole in cemento, tegole bituminose, lastre in fibrocemento, pietra, legno, plastica oppure pannelli metallici coibentanti, coperture in rame ecc.).
Nelle coperture continue la tenuta all’acqua viene garantita da uno strato che non presenta soluzione di continuità a prescindere dalla pendenza. Una leggera pendenza (perlomeno dell’1%) è comunque sempre opportuna al fine di impedire ristagni di acque meteoriche che potrebbero essere causa di sovraccarichi e accumuli di sporcizia.
Le coperture continue vengono generalmente classificate in quattro categorie:
- coperture non isolate e non ventilate
- coperture isolate e non ventilate (tetto caldo)
- coperture ventilate e non isolate
- coperture isolate e ventilate (tetto freddo).
La copertura non isolata e non ventilata è il tipo di tetto più semplice. In questo tipo di copertura non sono contemplati né elementi termoisolanti né uno strato di ventilazione. Si fa ricorso alle coperture non isolate e non ventilate nel caso di tettoie, copertura di edifici a uso agricolo o di ambienti che non necessitano di riscaldamento ecc.
La copertura isolata e non ventilata (altrimenti detta tetto caldo) è caratterizzata dalla presenza di elementi termoisolanti e dall’assenza dello strato di ventilazione.
La copertura ventilata e non isolata è caratterizzata dalla presenza di uno strato di ventilazione posto al di sotto dell’elemento di tenuta; spesso utilizzato nell’edilizia agricola, questo tipo di tetto è privo di elementi termoisolanti.
La copertura isolata e ventilata (tetto freddo) è quella che, da un punto di vista termoigrometrico, offre ottime garanzie di un buon funzionamento. I tetti così concepiti impediscono, infatti, la dannosa formazione di condensazioni di vapore acqueo all’interno degli strati.
I lavori al tetto
A prescindere dalle varie tipologie di copertura e dalla loro classificazione, la costruzione, la ristrutturazione o anche la sola manutenzione del tetto richiedono tempo e notevoli competenze a coloro che sono chiamati a effettuarle ed è questo uno dei motivi dei costi elevati che si devono sostenere nel caso vi sia la necessità di intervenire in tal senso.
Nella maggior parte dei casi, gli interventi di rifacimento o di sostituzione parziale o totale del tetto, anche nel caso di operazioni di consolidamento, vengono generalmente classificati come interventi di manutenzione straordinaria e richiedono pertanto l’intervento di personale altamente qualificato.
Per gli interventi di piccola e ordinaria manutenzione, molte persone preferiscono intervenire personalmente; ovviamente questa strategia non è consigliabile; salire su un tetto per eseguire un qualsivoglia tipo di lavoro, pur semplice che sia, è un intervento che dovrebbe essere lasciato a personale specializzato.
A differenza di quanto accadeva diversi anni fa, gli interventi di straordinaria manutenzione possono essere eseguiti in ogni momento dell’anno, anche in pieno inverno, perché le imprese specializzate sono in grado di effettuare i lavori superando le difficoltà derivanti dagli eventi meteorologici avversi; queste imprese, infatti, eseguono i lavori per porzioni e utilizzano speciali teloni che garantiscono un’ottima protezione dell’area dell’abitazione che rimane scoperta.
A seconda dell’importanza dell’intervento di ristrutturazione o manutenzione, è possibile ricorrere alla costruzione di una tettoia provvisoria che copre il cantiere di lavoro.
Nel caso si decida di effettuare una manutenzione straordinaria del tetto è necessario rivolgersi a un tecnico che sia abilitato alla progettazione; si tenga conto che molte imprese edili sono convenzionate con geometri e ingegneri e, pertanto, sono in grado di fornire un servizio a 360 gradi.
La necessità di rivolgersi a un tecnico è dettata anche dal fatto che quando si eseguono lavori di manutenzione straordinaria su un’abitazione è obbligatorio seguire i percorsi burocratici previsti dalle normative del comune di residenza.
Di norma vengono richieste le pratiche DIA o SCIA, ma è sicuramente rivolgersi al proprio geometra di fiducia oppure all’Ufficio Tecnico del Comune nel quale si trova l’abitazione che necessita della manutenzione straordinaria. Tra l’altro, visto che determinati lavori potrebbero passare come manutenzione ordinaria, non è detto che sia necessario intraprender alcun iter burocratico.
Una procedura particolare è necessaria nel caso in cui il manto di copertura sia stato realizzato a suo tempo con amianto (materiale vietato dal 1992); si deve, infatti, farne verificare lo stato di conservazione interpellando il Comune, la ASL (Azienda Sanitaria Locale) oppure ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente).
Nel caso in cui sia necessario provvedere alla rimozione, è fatto obbligo al proprietario di affidare il lavoro ad aziende specializzate nello smaltimento di amianto.
Fra i vari interventi relativi alle coperture delle abitazioni, hanno una particolare importanza quelli relativi l’isolamento termico e alla ventilazione che trattiamo in articoli a parte.
Isolamento termico del tetto (coibentazione)
L’isolamento del tetto (più precisamente isolamento termico o coibentazione) è uno dei lavori più interessanti che si possono prendere in considerazione quando si deve intervenire sul tetto della propria abitazione.
Data la sua importanza, l’argomento viene trattato a parte nel nostro articolo Isolamento del tetto.
Ventilazione del tetto
Nel caso si debba procedere con un rifacimento della copertura è sicuramente consigliabile prevedere una buona ventilazione del tetto. Questo argomento viene trattato a parte nel nostro articolo Tetto ventilato.