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Stufe a pellet


Le stufe a pellet di legno (o più semplicemente stufe a pellet) hanno conosciuto negli ultimi anni una notevole diffusione e ultimamente si può parlare di vero e proprio boom.

Il combustibile è appunto il pellet, un materiale che viene ottenuto dalla segatura proveniente dagli scarti di lavorazione dell’industria del legno; questa segatura viene prima essiccata e poi compressa in forma di piccoli cilindri il cui diametro si aggira sui 6-7 mm.

Da un punto di vista estetico una stufa a pellet è molto simile a una normale stufa a legna. Il materiale di rivestimento può essere di vario tipo (acciaio, ceramica ecc.).

A differenza dei primi modelli che vennero messi in commercio, le stufe a pellet attualmente reperibili sul mercato hanno un’efficienza e una silenziosità decisamente elevata. Con queste stufe è possibile riscaldare qualsiasi tipo di ambiente; si hanno, infatti, stufe a pellet che possono riscaldare ambienti suddivisi in vari piani; a tale scopo occorrono stufe a pellet canalizzate, ovvero apparecchi che possono far giungere il calore nei diversi piani tramite apposite tubature. In questo caso la stufa va ovviamente installata nel piano più basso dell’abitazione in modo da far sì che il calore salga in modo spontaneo attraverso i tubi. Ovviamente il costo di questo tipo di stufe è decisamente più elevato rispetto a quello di un normale apparecchio destinato a una o due stanze, ma bisogna considerare che con tali apparecchi è possibile fare a meno dell’installazione di un impianto di riscaldamento di tipo tradizionale.

Lo scarico dei fumi di combustione avviene esternamente all’abitazione tramite un tubo il cui diametro varia generalmente dagli 8 ai 12 cm.

In commercio sono disponibili anche le termostufe a pellet; si tratta di stufe che possono essere collegate all’impianto termoidraulico e possono riscaldare un ambiente utilizzando un impianto preesistente (per esempio pannelli radianti o termosifoni).

Le termostufe a pellet sono anche in grado di produrre l’acqua calda sanitaria.

Stufe a pellet: la caldaia  

Attualmente vengono commercializzate caldaie automatiche e semiautomatiche; le caldaie automatiche sono completamente autonome e il pellet viene prelevato tramite un apposito impianto dal luogo di deposito (di norma si tratta di un silos collegato alla caldaia); le caldaie semiautomatiche devono essere invece caricate in modo manuale. Gli impianti con caldaia semiautomatica possono essere sia relativi a stufe destinate a riscaldare una sola stanza sia a stufe adatte al riscaldamento di un’intera abitazione.

Per quanto riguarda la capienza di combustibile, si ha una notevole variabilità; si parte infatti da modelli di stufe che hanno una capienza di circa 10 kg di materiale fino ad arrivare a quelli che possono contenerne oltre 60.

La diffusione del calore prodotto dalle stufe a pellet viene diffuso nell’ambiente mediante una o più ventole.

L’accensione

Per quanto riguarda l’accensione, le stufe a pellet possono essere ad accensione manuale, semiautomatica o automatica.

L’avviamento manuale prevede l’utilizzo di fiammiferi o di un accendino; le stufe ad avviamento semiautomatico invece possono essere avviate tramite telecomando o tramite la pressione di un pulsante presente sulla stufa. I modelli automatici invece si avviano (e si interrompono) tramite termostato agli orari stabiliti dall’utente.

Ovviamente, tramite il termostato è possibile regolare a piacimento la temperatura ambientale.

Alcuni modelli sono dotati di kit GPRS che consentono l’attivazione e la regolazione della stufa via sms.

Potenza termica e fabbisogno calorico

La potenza termica di una stufa a pellet varia in base alle dimensioni e al quantitativo di combustibile bruciato.

La resa calorica dipende dalle caratteristiche del modello; si hanno stufe a pellet con potenze limitate (da 2,5 a 5 kW) e modelli che possono arrivare a 25 kW.

Per dare un’idea: un’abitazione con un cubaggio di circa 300 metri quadrati necessita di una resa calorica di 9-11 kW circa.

Al momento dell’acquisto quindi è sempre necessario valutare con attenzione il proprio fabbisogno calorico che dipende oltre che dall’ampiezza dell’ambiente anche dal suo grado di isolamento termico.

Stufe a pellet: pro e contro

Le stufe a pellet presentano ovviamente pro e contro da valutare con una certa attenzione.

stufe a pellet

Fra i vantaggi c’è sicuramente da considerare la tipologia di combustibile necessario; il pellet è un materiale ecologico, facilmente trasportabile e che non sporca l’ambiente (a differenza di quanto può accadere con la legna); bisogna anche considerare che però si dipende totalmente dal tipo di combustibile (non si possono usare materiali diversi dal pellet).

Il serbatoio delle stufe a pellet è dotato di chiusura a tenuta stagna e quindi non si hanno fastidiose perdite di fumo all’interno dell’abitazione.

Fra gli svantaggi va segnalato il fatto che alcuni modelli sono piuttosto rumorosi (il problema è legato soprattutto alla presenza di ventole), anche se su questo fronte si sono fatti notevoli passi avanti negli ultimi anni; rispetto ad altri tipi di impianti di riscaldamento le stufe a pellet tendono ad asciugare eccessivamente l’aria; è quindi buona norma dotarsi di umidificatori (alcuni modelli di stufe a pellet però ne sono dotati).

Uno svantaggio di non poco conto è la totale dipendenza dalla rete elettrica; infatti, la stufa a pellet è un vero e proprio elettrodomestico, dal momento che per farla funzionare è necessario collegarla all’impianto elettrico; quindi, in caso di interruzioni o malfunzionamenti di quest’ultimo, la stufa non può funzionare.

Per quanto riguarda l’aspetto manutentivo, sicuramente le stufe a pellet sono molto più impegnative e costose di quelle a legna.

Detrazioni e agevolazioni fiscali

I privati che acquistano una stufa a biomassa (sia stufe a pellet che stufe a legna) possono accedere a incentivi fiscali; gli incentivi attualmente previsti sono relativi alla ristrutturazione degli edifici (detrazione fiscale del 50%) e alla riqualificazione energetica degli edifici (detrazione fiscale del 65%).

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