La costruzione di un soppalco può rappresentare un’ottima soluzione per incrementare la superficie calpestabile della propria abitazione risolvendo eventuali problemi di spazio da sempre esistenti o venutisi a creare in seguito a sopravvenute necessità; in molti casi, la costruzione di un soppalco viene presa in considerazione allo scopo di dotare la propria casa di una camera aggiuntiva o di uno studio o, al limite, per avere a disposizione maggiori spazi di deposito (per esempio un locale di sgombero).
Cosa fare se intendiamo costruire un soppalco
A meno di non essere particolarmente ferrati in materia, nel caso si voglia costruire un soppalco, è necessario ricorrere a un professionista (un geometra, un architetto, un ingegnere) che, una volta appurate le nostre esigenze, valuterà la fattibilità dell’opera e fornirà indicazioni sulle sue caratteristiche (modalità di costruzione, dimensioni ecc.); sarà sempre compito del professionista fornire indicazioni in merito a tutti gli aspetti normativi della questione.
Quale soppalco?
Esistono varie tipologie di soppalco. Quelli più semplici sono soppalchi che prevedono che il piano sia appoggiato su un sistema orizzontale costituito da travi e travetti sostenuti da pilastri posti nel pavimento del locale sottostante.
Di norma la struttura portante è realizzata in ferro; il piano del pavimento, invece, è generalmente realizzato con pannelli di legno sui quali viene poi posto il rivestimento desiderato (moquette, legno ecc.). La struttura può essere nascosta da tamponamenti in cartongesso o da perlinature.
Strutture più complesse sono quelle che prevedono, al posto dei pilastri a pavimento, dei montanti agganciati agli elementi strutturali del soffitto e che tengono appeso il soppalco.
Soppalchi di dimensioni limitate possono essere retti da travi metalliche posate da parete a parete, incassate nelle murature (solitamente quelle portanti).

La costruzione di un soppalco può rappresentare un’ottima soluzione per incrementare la superficie calpestabile della propria abitazione risolvendo eventuali problemi di spazio da sempre esistenti o venutisi a creare in seguito a sopravvenute necessità
Riferimenti normativi
Se intendiamo dotare la nostra abitazione di un soppalco è necessario che la sua costruzione sia permessa dal regolamento del Comune nel quale è situata l’abitazione; il regolamento specifica nel dettaglio tutti i criteri (fra cui le già citate misure) e le caratteristiche che devono essere rispettati nella realizzazione della struttura. È comunque fondamentale la distinzione fra soppalco fisso e soppalco d’arredo.
Soppalco fisso – I soppalchi fissi sono soggetti a precise normative contenute nel regolamento edilizio. Prima di ogni altra cosa è necessario verificare che il locale in cui si ha intenzione di realizzare il soppalco abbia un’altezza sufficiente da permetterne la costruzione; si deve considerare che sono necessari 2,10-2,20 m sopra e sotto il piano di calpestio; considerando che quest’ultimo ha generalmente uno spessore di almeno 15 cm, il soffitto della stanza deve essere posto ad almeno 4,35-4,55 m; queste misure sono quelle minime necessarie a garantire un confort adeguato oltre a essere quelle di norma previste dai regolamenti comunali; alcuni di questi prevedono addirittura un’altezza minima di 4,70 m per la creazione di spazi a doppia altezza. Soppalchi con misure inferiori a quelle indicate non sono idonei all’uso abitativo e possono essere sfruttati solo come ripostigli, librerie ecc.
Si deve poi considerare che, secondo quanto riportato dal regolamento d’igiene, un soppalco per essere abitabile non deve avere un’ampiezza superiore a un terzo della superficie del locale nel quale si intende realizzarlo e deve avere un lato totalmente aperto sullo spazio sottostante, lato che deve essere protetto da una balaustra la cui altezza non può essere inferiore ai 110 cm. Nel caso in cui l’altezza superiore e quella sottostante siano superiori ai 220 cm, il soppalco può avere una superficie pari al 50% di quella del locale di installazione. La resistenza al carico non deve essere inferiore ai 200-250 kg per metro quadrato.
La superficie dei soppalchi fissi abitabile viene considerata quale ampliamento della superficie del locale e, conseguentemente, è necessario rispettare il rapporto aeroilluminante di 1/8-1/10 (il rapporto aeroilluminante è il rapporto tra i mq del pavimento e quelli delle superfici che garantiscono l’aerazione e l’illuminazione del locale). Se vengono rispettati tutte le caratteristiche e i criteri citati un soppalco fisso diviene, a tutti gli effetti (commerciali e fiscali), parte integrante dell’unità immobiliare e può essere sfruttato come ufficio, zona notte, studio, camera per ospiti ecc.
Va precisato che le misure sopra riportate sono indicative e possono variare da un Comune all’altro.
Soppalco d’arredo – Per un soppalco d’arredo non sono necessarie autorizzazioni particolari dal momento che si tratta di uno spazio non abitabile; ciò che si dovrà invece valutare è se i vantaggi derivanti dall’ampliamento della superficie disponibile valgono i costi che si dovranno sostenere per la sua realizzazione.