Sin dall’antichità, il fuoco è allo stesso tempo alleato e nemico dell’uomo. Fuoco è energia, è calore, ma è allo stesso tempo fumo e distruzione.
Purtroppo, non tutti gli incendi possono essere prevenuti, ma la tecnologia ci viene in aiuto per poterlo fare, salvaguardando dal fuoco la vita e la proprietà.
Ma che differenza c’è tra la prevenzione degli incendi e la protezione antincendio?
Si tratta di due approcci diversi al medesimo rischio. Uno non esclude l’altro, l’efficacia deriva dalla combinazione tra i due elementi.
Cos’è la prevenzione antincendio?
Prevenire significa fare quanto di meglio affinché gli incendi non divampino.
La prevenzione degli incendi è regolamentata per le aziende e per il lavoro, ma è un nodo essenziale anche per la casa e per gli hobby.
Lo strumento più efficace per la prevenzione degli incendi è l’ispezione.
L’ispezione regolare delle aree critiche degli impianti consente di identificare le situazioni di vulnerabilità, e di intervenire prima che il rischio incendio si manifesti concretamente.
I contatti elettrici logorati dal tempo costituiscono un ostacolo al passaggio della corrente: come in una strada stretta e parecchio trafficata, la corrente elettrica ha difficoltà a passare, e l’ostacolo genera surriscaldamenti. È lo stesso principio per il quale quando si utilizza un cavo elettrico sottodimensionato, questo tende a scaldarsi. Il surriscaldamento è un segnale di pericolo inequivocabile, per il quale occorre intervenire subito.
Inoltre, non tutti sanno che è obbligatorio provvedere alla sostituzione dei tubi in gomma che collegano le cucine alle prese di gas prima della data di scadenza indicata sul tubo stesso, che riporta la dicitura “da sostituire entro il: …”.
Periodicamente sarebbe bene ispezionare il tubo e richiedere tempestivamente l’intervento di un tecnico per la sua sostituzione qualora fossero rilevate abrasioni o screpolature: come tutti i materiali, la gomma ha un suo tempo di deterioramento e con il passare degli anni perde le sue proprietà originarie.
Prese elettriche sovraccariche, materiali immagazzinati in modo improprio e fonti di calore sono altri esempi lampanti di queste situazioni di criticità.
Se ci sono problemi di questo tipo, è importante intervenire tempestivamente per rimuovere il pericolo isolandolo e chiedendo l’intervento di un tecnico.
Cos’è la protezione antincendio?
La protezione antincendio è invece il frutto della combinazione tra presidi antincendio e procedure da adottare in caso di criticità.
I sistemi di protezione variano da azienda ad azienda a seconda di innumerevoli variabili.
Vi sono comunque degli elementi comuni tra questi sistemi, come, per esempio, allarmi antincendio, estintori e sistemi di irrigazione.
Il ruolo del monitoraggio
Tra la prevenzione e la protezione c’è il monitoraggio, che consente di rilevare la presenza di rischi prima che sia troppo tardi. Gli impianti di monitoraggio antincendio si basano su sensori di rivelazione di gas metano, GPL per l’individuazione di fughe di gas, e di sensori di fumo, calore e monossido di carbonio per la rilevazione di incendi. Particolare attenzione va dedicata alle aree nascoste: per esempio, esistono dei sistemi dedicati unicamente alla rilevazione antincendio nei controsoffitti.
Nei casi più semplici, sono i sensori stessi a dare un allarme. È il caso dei sensori di rilevazione di fughe di gas.
Negli impianti antincendio più strutturati, invece, essi agiscono come delle terminazioni nervose: questi sensori comunicano tramite cavo o Wi-Fi con una centralina in grado di segnalare le condizioni di criticità con sistemi d’allarme e agire sui sistemi automatici per l’estinzione delle fiamme con un’azione tempestiva, capace di isolare le aree in allarme, mettere fuori tensione i circuiti e gli impianti interessati e di estinguere le fiamme prima che queste si allarghino.
Normative e standard di riferimento
Per la progettazione di impianti antincendio di stabilimenti industriali, navi, uffici, aeroporti, centri commerciali ed edifici strategici in generale è obbligatorio l’intervento di professionisti dell’antincendio, che operano secondo i seguenti standard che regolamentano il settore antincendio:
– UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rivelazione e di segnalazione allarme d’incendio – Progettazione, installazione ed esercizio;
– UNI 7546-16 Segni grafici per segnali di sicurezza: Pulsante di segnalazione incendio;
– UNI 11224 Controllo iniziale e manutenzione dei sistemi di rivelazione incendi;
– UNI EN 54-1 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio;
– UNI EN 54-2 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Centrale di controllo e di segnalazione;
– UNI EN 54-3 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Dispositivi sonori di allarme incendio;
– UNI EN 54-4 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Apparecchiatura dì alimentazione;
– UNI EN 54-5 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Rivelatori di calore: Rivelatori puntiformi;
– UNI EN 54-7 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Rivelatori di fumo – Rilevatori puntiformi funzionanti secondo il principio della diffusione della luce, della trasmissione della luce o della ionizzazione;
– UNI EN 54-10 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Rivelatori di fiamma – Rivelatori puntiformi;
– UNI EN 54-11 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Punti di allarme manuali;
– UNI EN 54-12 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio – Rivelatori di fumo: Rivelatori lineari che utilizzano un raggio ottico luminoso;
– UNI EN 54-16 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Apparecchiatura di controllo e segnalazione per i sistemi di allarme vocale;
– UNI EN 54-17 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Isolatori di corto circuito;
– UNI EN 54-20 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Rivelatori di fumo ad aspirazione;
– UNI EN 54-24 Sistemi di rivelazione e dì segnalazione d’incendio: Componenti di sistemi di allarme vocale – Altoparlanti;
– UNI EN 54-25 Sistemi di rivelazione e di segnalazione d’incendio: Componenti che utilizzano collegamenti radio;
– UNI EN 13501-1 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione 1: Classificazione in base ai risultati delle prove di reazione al fuoco;
– CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua;
– CEI EN 50200 Metodo di prova per la resistenza al fuoco di piccoli cavi non protetti per l’uso in circuiti di emergenza.