La scelta delle piastrelle per la pavimentazione o per il rivestimento di alcune stanze della nostra abitazione non può basarsi soltanto sul fattore estetico, per quanto importante esso sia, ma anche su diverse altre caratteristiche fra cui la resistenza all’abrasione e la sicurezza.
Ovviamente, la scelta deve tenere conto anche del budget a disposizione e dell’ambiente cui esse sono destinate.
Piastrelle: materiali, forme e cotture
I materiali con i quali vengono realizzati le piastrelle sono di vario tipo, per esempio ceramica, cemento, graniglia, laterizio, marmo ecc.
Anche per quanto riguarda le forme, le possibilità di scelta sono varie; le forme più diffuse sono il quadrato e il quadrato e il rettangolo, ma ve ne sono molte altre, più o meno complesse, come, per esempio, l’esagono, l’ottagono, il moresco, il provenzale ecc.
Relativamente alle dimensioni, si trovano proposte con superficie piuttosto ridotta, a lastre con lati di 60 cm e più. Anche per quanto riguarda lo spessore, c’è una certa variabilità, si passa da pochi millimetri a 2 e più cm.
Uno dei materiali più utilizzati è la ceramica; in commercio ne sono disponibili varie tipologie che vengono distinte con specifiche denominazioni tecnico-commerciali; ecco le principali:
- monocottura – si tratta di piastrelle dotate di una discreta resistenza all’usura e all’abrasione e, conseguentemente, al calpestio; le piastrelle in monocottura sono solitamente utilizzate per le pavimentazioni.
- Bicottura – Piastrelle ottenute dopo due cotture successive; la prima per il supporto, la seconda per lo smalto; queste piastrelle vengono solitamente utilizzate per i rivestimenti.
- Cotto – Piastrelle porose ricavate con la tecnica dell’estrusione; previo opportuno trattamento, si prestano a molteplici utilizzi (pavimentazioni esterne, scale, terrazzi, porticati ecc.).
- Clinker – Anche queste piastrelle vengono ottenute con la tecnica dell’estrusione; sono compatte e resistenti al calpestio e agli agenti atmosferici; per questi motivi sono particolarmente adatte alle pavimentazioni esterne.
- Maiolica – Le piastrelle in maiolica vengono utilizzate soprattutto per i rivestimenti. Vengono ottenute con la tecnica della bicottura.
- Grès porcellanato – Le piastrelle in grès porcellanato sono resistenti agli urti, all’usura, alle abrasioni e agli agenti atmosferici e possono essere utilizzate tranquillamente sia per ambienti interni che per ambienti esterni, sia in contesti residenziali sia per le pavimentazioni di ambienti pubblici con notevole traffico pedonale.
Alcuni consigli per la scelta delle piastrelle
Dopo aver inquadrato il tipo di piastrella in base al traffico cui sarà sottoposta la pavimentazione, si dovrà far mente locale sulla forma e sulle dimensioni. È vero che in questo caso è di notevole importanza il gusto personale, ma si possono comunque dare alcune indicazioni di massima per ottimizzare la scelta.
In genere, se le piastrelle sono destinate ad ambienti piuttosto piccoli, si dovrebbe orientarsi su piastrelle di dimensioni medio-grandi; è un “trucco” che serve a far sembrare la stanza più grande di quello che è in realtà. Sempre per lo stesso motivo, è opportuno orientarsi su un colore chiaro o comunque non troppo scuro.
Nel caso di stanze con il soffitto piuttosto basso è opportuno scegliere piastrelle di spessore sottile da posare linearmente.
Anche la forma della stanza può influire sulla scelta, a prescindere che essa sia di piccole o grandi dimensioni; infatti, se la stanza è quadrata, sarebbe consigliabile effettuare la posa delle piastrelle in diagonale.
Se si deve piastrellare un lungo corridoio o si vuol dare un tocco di eleganza all’ingresso, è consigliabile la posa a scacchiera, posa che può essere utilizzata anche nelle cucine a vista, in modo da creare uno stacco con la zona giorno.

Le prime piastrelle non servivano come copertura delle pareti e dei pavimenti, ma furono realizzate come supporto su cui scrivere testi importanti
Piastrelle e scala PEI
Per quanto riguarda la resistenza all’abrasione, uno dei fattori più importanti da tenere in considerazione al momento della scelta, ci viene in aiuto la cosiddetta scala PEI, uno standard di riferimento che misura la capacità di resistenza dello smalto della piastrella al calpestio, al passaggio di persone, di mobili o di macchinari, senza perdere le caratteristiche estetiche originali. Minore è il numero, minore è la resistenza all’abrasione:
1 – Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a un traffico leggero e senza sporco abrasivo (è per esempio il caso della stanza da bagno e della camera da letto).
2 – Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a un traffico medio e a un’azione abrasiva medio-bassa (come nel caso di un soggiorno o di uno studio).
3 – Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a un traffico mediamente intenso e a un’azione abrasiva media (per esempio la cucina di un’abitazione privata o l’ingresso).
4 – Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a un traffico intenso (per esempio i bar, i ristoranti, gli uffici pubblici).
5 – Prodotti destinati ad ambienti sottoposti a un traffico particolarmente intenso.
I coefficienti di scivolosità
Sotto il profilo di sicurezza, è importante conoscere il significato del coefficiente di scivolosità, un parametro indicato dal valore R; i valori vanno da R9 (materiali che hanno superato il primo livello del test), fino a R13 (materiali indicati per particolari lavorazioni industriali).
In linea generale, relativamente alla scelta di piastrelle per usi residenziali, si può considerare buono un valore di R9 nel caso di pavimentazioni interne e R10 o R11 per le pavimentazioni esterne.
Piastrelle: i prezzi
La forbice dei prezzi è piuttosto ampia; nel caso di materiali di qualità non particolarmente eccelsa, si va dai 9 ai 10 euro circa al metro quadrato per una seconda o terza scelta di piastrelle in monocottura fino ad arrivare ai 25-28 euro circa al metro quadrato nel caso di piastrelle di prima scelta in grès porcellanato.
Prodotti di media qualità, per esempio una bicottura o un grès porcellanato non di prima scelta, possono costare dai 13 a 15 euro circa al metro quadrato.
I prezzi poi possono salire molto nel caso di piastrelle in grès porcellanato con effetto parquet, effetto marmo o effetto legno pregiato; in questi casi infatti si può arrivare a sfiorare i 40-50 euro al metro quadrato.