Le piante da appartamento (anche piante da interno) rappresentano un’interessante soluzione di arredamento nonché un ottimo modo di soddisfare la voglia di giardinaggio delle tante persone che non hanno a disposizione uno spazio esterno per poter dar sfogo alla loro passione “verde”.
Esistono moltissimi tipi di piante che possono svilupparsi benissimo all’interno di un’abitazione, sempre che vengano gestite con l’attenzione che meritano e con questo ci riferiamo a tutti i vari aspetti della gestione di una pianta quali, per esempio, posizionamento, substrato di coltivazione, temperatura, irrigazione, concimazione, rinvaso ecc.
È veramente impossibile elencare tutte le piante che possono essere coltivate con successo all’interno della propria casa; nel menu della sezione Giardino trovate l’elenco e le schede delle più comuni.
Alcune di esse sono veramente molto semplici da gestire, anche per coloro che sono dei neofiti del giardinaggio, altre, invece, sono più adatte a chi ha già una certa esperienza in fatto di giardinaggio.
L’esposizione delle piante da appartamento
Moltissime piante da appartamento hanno in comune il fatto di essere di origine tropicale (il loro habitat naturale è rappresentato dalle foreste pluviali del continente asiatico o dell’America del Sud); si tratta quindi di piante che hanno bisogno di una certa quantità di luce, anche se questa non deve essere diretta; vanno quindi posizionate in modo tale da esporle vicino a delle sorgenti di luce (una finestra o una porta a vetri per esempio), in particolar modo durante i mesi tardo-autunnali e quelli invernale; è bene però che la luce solare sia filtrata dalla presenza di una tenda.
È altresì molto importante che la luce che le piante da interno ricevono sia ben dosata; se è eccessiva, infatti, c’è il rischio che le foglie si brucino, mentre se ne ricevono poca la loro crescita non sarà ottimale.

Il tronchetto della felicità è una delle più note piante da appartamento
La temperatura ideale per le piante da appartamento
Anche per quanto riguarda la temperatura, è necessario un certo equilibrio, anche se va detto che molte piante da appartamento hanno discrete capacità di adattamento. Una temperatura troppo alta associata magari a un’eccessiva carenza di umidità potrebbe causare una disidratazione della pianta con tutto quello che di negativo ne conseguirebbe. Si eviti quindi di posizionare la pianta troppo vicina a fonti di riscaldamento (stufe, termosifoni ecc.); bisogna anche evitare di sistemare le piante in punti dove vi sono forti correnti d’aria, cosa assolutamente non gradita alle piante da interno.
In linea generale, una temperatura di 19-20 °C è apprezzata dalla gran parte delle piante. Nei mesi invernali sono tollerate anche temperature tra i 15 e i 18 °C con escursione di 2 o 3 °C fra le ore del giorno e quelle della notte.
Nei mesi più caldi, chi ha a disposizione un balcone o un giardino può posizionare le piante all’esterno dell’abitazione, fatta eccezione per quelle di minori dimensioni o particolarmente fragili. Ovviamente, chi sistema queste piante all’esterno deve posizionarle in modo che ricevano molta luce senza esporle direttamente ai raggi solari.
Il fattore umidità
Dal momento che, come abbiamo accennato nella prima parte dell’articolo, la gran parte delle piante da appartamento hanno origini tropicali, il fattore umidità non deve essere trascurato. Nelle loro zone di origine l’umidità è infatti decisamente elevata, sicuramente superiore all’80-85%; è facilmente intuibile che in un’abitazione è impossibile garantire tassi di umidità del genere; si deve quindi porre rimedio a questo problema vaporizzandole spesso con uno spruzzatore da piante o, al limite, provvedendo a inserire dell’argilla espansa bagnata nel sottovaso (ricordiamo però che l’utilizzo del sottovaso per le piante da appartamento non è da tutti raccomandato in quanto può rappresentare una fonte di rischio relativamente ai ristagni idrici).
Queste misure non sono un optional; se non garantiamo a queste piante un tasso di umidità adeguato, le loro foglie ingialliranno e la loro crescita non sarà certo ottimale.
Irrigazione: un punto critico
L’irrigazione delle piante da appartamento è una questione che non deve essere assolutamente presa sottogamba da chi vuole vedere le proprie piante da interno crescere e svilupparsi al meglio. Sfortunatamente questo punto è da molti sottovalutato e i risultati che si ottengono sono spesso deludenti.
Per approfondire questo importante argomento si consulti l’articolo specifico: Irrigazione delle piante da appartamento.
Il substrato per le piante da appartamento
Quale substrato scegliere per le nostre piante da interno? In genere viene consigliato l’utilizzo di terriccio da piante verdi non troppo pesante. Chi lo desidera può aggiungervi un po’ di materiale drenante (per esempio la perlite espansa, nota anche come agriperlite). In fondo ai contenitori delle nostre piante si metta anche dell’argilla espansa oppure un po’ di ghiaia in modo da ridurre il rischio di ristagno e quindi di marciumi.
Concimazione delle piante da appartamento
Per quanto riguarda la concimazione, le piante da appartamento richiedono un intervento nei mesi che vanno da marzo a fine ottobre. Si possono sia utilizzare fertilizzanti liquidi da unire all’acqua utilizzata per le irrigazioni sia i fertilizzanti a bassa cessione come quelli granulari o quelli a bastoncino che si inseriscono nel substrato.
Quando rinvasare?
Le operazioni di rinvaso si rendono necessarie quando i contenitori delle piante sono troppo piccoli relativamente alle dimensioni di queste ultime. Generalmente il rinvaso viene effettuato all’inizio della stagione primaverile.
Si procede estraendo la pianta dal terreno e osservare con cura le radici; se qualcuna di esse risultasse marcia va tagliata con delle forbici pulite e disinfettate dopodiché si può provvedere a interrare di nuovo la pianta in un contenitore adeguato. Nel corso del primo mese dopo il rinvaso, si eviti di concimare; potrebbe però essere necessaria una maggiore “generosità” nell’apporto idrico.