Le piante da acquario sono sia un elemento decorativo sia un elemento funzionale per l’acquario e apprezzato dai pesci, infatti per loro molte piante fanno da nascondiglio e da stimolo e inoltre permettono di cambiare l’acqua con meno frequenza perché agiscono da filtro, assorbendo sostanze come i nitrati e i fosfati prodotti dai pesci. Per questa funzione sono utili soprattutto le piante a crescita rapida. Attenzione però a mantenere equilibrio fra la quantità di pesci e quella di piante, inoltre è sempre bene verificare di non possedere pesci incompatibili con le piante acquatiche.
Esistono diversi tipi di piante da acquario, che hanno esigenze di cura diverse. In generale però le piante acquatiche si nutrono prevalentemente attraverso le foglie dalla colonna d’acqua, per cui è sempre consigliabile aggiungere regolarmente del fertilizzante liquido che contenga tutti i minerali e gli elementi necessari, senza eccedere nelle quantità per evitare la formazione di alghe.
Piante da acquario facili
Se si è dei principianti nell’allestimento di un acquario non si ha molto tempo da dedicarvi, meglio scegliere piante da acquario facili da coltivare. Eccone alcune:
- Vallisneria gigantea, di crescita rapidissima, adattabile a molteplici condizioni e quindi molto facile da coltivare, raggiunge altezze considerevoli, quindi va piantata nella parte posteriore dell’acquario; per i dettagli su questa e altre specie, si consulti l’articolo Vallisneria.
- Ceratophyllum demersum, di crescita rapida e molto abile a consumare nitrati e fosfati, richiede poca luce e forma cespugli fitti di foglie aghiformi; per i dettagli su questa e altre specie dello stesso genere, si consulti l’articolo Ceratophyllum.
- Hygropila polisperma, pianta tropicale che crea fitti cespugli bassi, molto resistente e adattabile, riparo per i pesci piccoli;
- Cryptocoryne wendtii, con un robusto apparato radicale che richiede un fondale ricco di sostanze nutritive, quindi adeguatamente fertilizzato; per i dettagli su questa e altre specie dello stesso genere, si consulti l’articolo Cryptocoryne
- Egeria densa, infestante in natura per la sua crescita rapida e capacità di adattamento, utile per evitare la formazione di alghe dato che consuma molte sostanze nutritive crescendo rapidamente, quasi priva di radici quindi non adatta ad acquari con pesci grandi che la farebbero spostare;
- Anubias nana, molto resistente ma a crescita lenta, quindi non utile per contrastare le alghe, ma esteticamente notevole e poco impegnativa, a parte il fatto che le sue radici non vanno assolutamente interrate, altrimenti muoiono; per i dettagli su questa e altre specie del genere, si consulti l’articolo Anubias
- Echinodorus tenellus, molto bassa, quindi perfetta per creare un prato nell’acquario senza ricorrere a piante difficili da coltivare, ideale per i piccoli crostacei;
- Limnophila sessiflora, di origine asiatica, con una parte immersa e una emersa, di poche necessità e crescita rapida;
- Luydwigia repens, con scenografiche foglie rosse, che richiedono buona luce e fertilizzanti a base di ferro per svilupparsi al meglio, e a crescita rapidissima, tanto che richiede di essere potata in altezza almeno una volta al mese;
- Bacopa caroliniana, con foglie carnose che producono un gradevole profumo se maneggiate, e fiorellini che sbocciano sull’eventuale parte emersa, se con una certa quantità di luce.

Piante da acquario: Vallisneria gigantea
Nota – Quando sono italianizzati, i nomi delle piante (rosa, geranio, vallisneria ecc.) vanno in minuscolo; restano maiuscoli quando si usa la corretta dicitura botanica che vuole il genere in maiuscolo e la specie in minuscolo: Rosa alba. Per alcune diffuse piante c’è confusione fra grafia italiana e latina. Per esempio, photinia o fotinia? La grafia latina è ormai usata anche nel linguaggio comune e si scrive photinia in minuscolo. Nel linguaggio comune esiste cioè la doppia grafia, piracanta e pyracantha.