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Dipladenia

La dipladenia (nota anche come mandevilla) è una pianta rampicante sempreverde con portamento erbaceo o arbustivo; del genere Mandevilla (famiglia delle Apocinacee) ne esistono varie specie e molte di esse sono fra le più apprezzate piante da appartamento. Le dipladenie sono caratterizzate da un fogliame liscio e coriaceo e di un bel colore verde più o meno intenso. I fiori, a forma di imbuto, possono essere bianchi, rosa o rossi a seconda della varietà; essi fanno la loro comparsa durante l’estate ed emanano un delicato profumo.

Oltre a essere delle apprezzate piante da interno, le dipladenie vengono spesso utilizzate per la decorazione di archi e pergolati.

Fra le specie di dipladenia più diffuse vale la pena ricordare la Dipladenia boliviensis (il cui luogo d’origine è facilmente deducibile), la Dipladenia sanderi (originaria del Brasile), la Dipladenia splendens (originaria del Brasile) e la Dipladenia laxa (originaria di Ecuador, Perù, Bolivia e Argentina); quest’ultima specie è nota anche come gelsomino del Cile.

Dipladenia – Cura

La dipladenia è una pianta rampicante e, conseguentemente, deve essere adeguatamente sostenuta se si vuole che la sua crescita avvenga in modo ordinato.

Luce – Come altre piante da interno, anche la dipladenia ama gli ambienti luminosi; si devono però evitare le esposizioni dirette ai raggi solari che potrebbero compromettere l’integrità del fogliame; queste piante non amano nemmeno le correnti d’aria e vanno quindi sistemati in un luogo dove tale problema non si verifica.

Temperatura – Trattandosi di una pianta di origine tropicale, la dipladenia, oltre a gradire una buona umidità ambientale (a tal scopo saranno utili periodiche nebulizzazioni della chioma che servono a creare un giusto microclima), non tollera molto bene le basse temperature; le si deve almeno garantire quindi una temperatura superiore ai 13 °C; l’ideale sarebbe una temperatura di 20-22 °C.

Terreno – Come substrato di coltivazione andrà benissimo del terriccio a base di torba e sabbia grossolana; in fondo al contenitore è opportuno sistemare qualche ciottolo così da evitare i sempre pericolosi ristagni idrici.

Rinvaso – Ogni due anni, quando inizia la stagione primaverile, si procederà al rinvaso.

Annaffiatura – Le irrigazioni devono essere programmate in modo tale che il substrato di coltivazione rimanga sempre umido nel corso di tutta la stagione primaverile e durante tutta la stagione estiva; d’autunno e d’inverno sarà sufficiente che il substrato di coltivazione rimanga leggermente umido.

Concimazione – Per quanto concerne l’apporto di fertilizzanti, si potrà ricorrere a un concime liquido da diluire nell’acqua con la quale si effettuano le irrigazioni; le indicazioni riportate sulle confezioni sono sempre molto generose riguardo ai dosaggi, si possono quindi tranquillamente ridurre le quantità indicate. Com’è noto, esistono vari tipi di concime; per quanto riguarda la dipladenia, il consiglio è di sceglierne uno che oltre ad azoto, fosforo e potassio, contenga anche minerali quali boro, ferro, magnesio, manganese, molibdeno, rame e zinco.

Fioritura – Se la nostra dipladenia sarà stata curata per il meglio, nel periodo estivo si dovrebbe assistere a una bella e abbondante fioritura.

Dipladenia boliviensis - cura e potatura

Dipladenia boliviensis – La dipladenia (nota anche come mandevilla) è una pianta rampicante sempreverde con portamento erbaceo o arbustivo; ne esistono varie specie e molte di esse sono fra le più apprezzate piante da appartamento

Potatura – A differenza di altre piante da appartamento che non necessitano di potatura, nel caso della dipladenia si dovrà invece intervenire in modo opportuno una volta terminato il periodo della fioritura, vale a dire durante la stagione invernale. Si procederà con un drastico taglio di tutti i nuovi rami a 5 cm dalla base. Non si trascuri questa operazione che garantirà alla nostra pianta un migliore sviluppo.

Dipladenia splendens – Trattandosi di una pianta di origine tropicale, la dipladenia, oltre a gradire una buona umidità ambientale (a tal scopo saranno utili periodiche nebulizzazioni della chioma che servono a creare un giusto microclima), non tollera molto bene le basse temperature; le si deve almeno garantire quindi una temperatura superiore ai 13 °C; l’ideale sarebbe una temperatura di 20-22 °C

Malattie e avversità – La dipladenia è una pianta robusta, ma non è purtroppo esente da problemi. Di seguito un breve elenco delle problematiche che si riscontrano con maggiore frequenza.

Se vi accorgete che le foglie della pianta tendono a pendere molto verso il basso è probabile che la temperatura ambientale sia troppo fredda; si dovrà quindi spostarla o in un ambiente più caldo oppure fare in modo che l’ambiente attuale sia maggiormente riscaldato.

Se notate delle macchie brunastre sul fogliame, è possibile che siate stati troppo parsimoniosi con le irrigazioni oppure che la pianta sia stata esposta direttamente ai raggi solari.

Foglie ingiallite e che presentano puntini scuri sono il segno probabile di un attacco del ragnetto rosso; la prima cosa da fare è ricorrere a uno specifico acaricida; dopodiché si faccia attenzione a garantire una giusta umidità ambientale perché l’aria troppo secca è fattore che favorisce la proliferazione del ragnetto rosso.

Infine, se si notano delle macchie bianche setose sul fogliame significa che, con tutta probabilità, la pianta è stata presa di mira dalla cocciniglia farinosa. Si tratta di insetti particolarmente dannosi che possiamo provare a rimuovere con dei batuffoli di cotone imbevuti nell’alcol; se il problema vi appare troppo esteso è necessario ricorrere a un insetticida specifico.

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