La clivia è una pianta erbacea sempreverde; Clivia è un genere di piante di origine africana appartenente alla famiglia delle Amarillidacee; il nome deriva da una dedica fatta dal botanico inglese John Lindley alla duchessa di Northumberland, Lady Charlotte Clive. Il genere comprende alcune specie, apprezzate sia per la bellezza delle foglie sia per quella dei fiori; quella forse più conosciuta è la Clivia miniata; altre specie piuttosto note sono la Clivia nobilis, la Clivia caulescens, la Clivia mirabilis, la Clivia robusta, la Clivia Cyrtanthiflora e la Clivia Gardenii.
Una caratteristica particolare di queste piante è l’apparato radicale, particolarmente grande, formato da radici rizomatose piuttosto spesse e carnose che occupano pressoché tutto lo spazio a loro disposizione; se in altre piante ciò tende a deprimere la fioritura, con la clivia accade l’esatto contrario.
Clivia – Cura
Luce – La clivia ama gli ambienti luminosi, ma non deve mai essere esposta ai diretti raggi solari perché si rischiano ustioni delle foglie. La clivia ama molto anche gli ambienti arieggiati; nei periodi più caldi, quindi, possono essere portate all’aperto ricordandosi di posizionarle in una zona ombreggiata.
Temperatura – Le clivie sono piante che soffrono abbastanza il freddo; nelle zone caratterizzate da un clima piuttosto caldo e umido possono essere coltivate esternamente (alcuni le usano per le bordure nei giardini), ma nelle altre zone devono essere coltivate in ambienti protetti. La temperatura ideale di coltivazione della clivia si aggira, nel periodo estivo sui 20-21 °C; in caso di temperature più elevate deve essere garantito alla pianta un adeguato grado di umidità. Nei periodi più freddi si deve far sì che la temperatura ambientale non scenda sotto i 13 °C perché c’è il forte rischio che la pianta si rovini.
Terreno – Per quanto riguarda il substrato di coltivazione, il consiglio è quello di utilizzare del buon terriccio da mescolare a corteccia di pino e sabbia grossolana in modo che sia garantito un buon drenaggio che per queste piante è fondamentale.
annaffiature – Per quanto concerne le annaffiature, nei mesi primaverili, estivi e autunnali, esse devono essere piuttosto abbondanti; per regolarsi si tenga conto che il terriccio deve risultare sempre umido, ma mai zuppo. Nei mesi invernali non sono necessarie irrigazioni abbondantissime, l’importante è che il terriccio non si dissecchi mai del tutto. A intervalli regolari sono necessarie anche nebulizzazioni delle foglie.
Concimazione – Per quel che riguarda le concimazioni, si proceda con fertilizzazioni regolari ogni due settimane per tutto il periodo che va dall’inizio della primavera fino alla fine della stagione estiva; si può utilizzare un fertilizzante liquido da mescolare all’acqua di irrigazione; si consiglia di ridurre leggermente le dosi rispetto a quanto indicato sulla confezione.
Fioritura – Le clivie coltivate in appartamento fioriscono in primavera; i fiori hanno una vita piuttosto breve, ma vengono rigettati di continuo e quindi per diverso tempo si avrà una bella fioritura. Le clivie coltivate in serra calda durante i mesi freddi cominciano a fiorire nel mese di novembre. Ci si ricordi sempre di togliere i fiori che seccano. Una volta terminata del tutto la fioritura lo stelo fiorale va tagliato alla base utilizzando cesoie accuratamente sterilizzate.
Potatura – La clivia non necessita di potature, basta ricordarsi di eliminare le foglie che man mano seccano.

Le clivie sono piante che soffrono abbastanza il freddo; nelle zone caratterizzate da un clima piuttosto caldo e umido possono essere coltivate esternamente, ma nelle altre zone devono essere coltivate in ambienti protetti.
Rinvaso – Come detto, le clivie sono piante che sviluppano apparati radicali piuttosto voluminosi e quindi tendono a occupare tutto lo spazio a disposizione; si tenga conto di questo nella scelta delle dimensioni del vaso che comunque non deve essere eccessivamente grande; di norma è sufficiente un contenitore di 20-25 cm di diametro; i rinvasi dovrebbero essere fatti ogni due anni circa.
Malattie e avversità – Le clivie non sono piante che si ammalano frequentemente, ma non sono comunque esenti da problemi.
Se si notano ingiallimenti e accartocciamenti delle foglie il problema è quasi sempre legato a irrigazioni scorrette; o si è annaffiato troppo o, al contrario, si è irrigato troppo poco. Occorre quindi prestare maggiore attenzione a questo aspetto.
Se ci si accorge che le foglie tendono ad assumere una colorazione bronzea associata a un ispessimento della lamina fogliare, significa che la pianta riceve troppa luce; per rimediare è sufficiente posizionare la nostra clivia in una zona meno illuminata.
Se si osservano macchioline brune sulla pagina inferiore delle foglie, è probabile che la clivia sia rimasta vittima dell’attacco della cocciniglia bruna. In prima battuta si può tentare di risolvere il problema pulendo le foglie con un batuffolo di cotone impregnato di alcol; se la pianta è troppo grande ed è sistemata in un vaso si può ricorrere a una spugna imbevuta di acqua con sapone neutro; si strofinano le foglie con molta delicatezza e, una volta finito il lavoro, si procede con un accurato risciacquo per eliminare i residui di sapone. Per piante molto grandi e posizionate all’esterno si può utilizzare un prodotto antiparassitario specifico.
Macchioline bianche sulla pagina inferiore delle foglie sono di norma attribuibili a un attacco di cocciniglia farinosa. Per rimediare si può procedere seguendo le indicazioni precedenti relative alla cocciniglia bruna.