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Climatizzatore


Come scegliere il climatizzatore più adatto alle nostre esigenze? Domanda più che lecita dal momento che, com’è noto, il climatizzatore è un elettrodomestico ormai presente in moltissime case; si tratta di un apparecchio che ha molte similitudini con il condizionatore, ma il primo ha alcune caratteristiche aggiuntive; entrambi sono in grado di riscaldare e raffreddare la temperatura di un ambiente chiuso (i condizionatori a freddo sono però solo in grado di abbassare la temperatura e quindi sono utilizzabili soltanto nei mesi più caldi), ma i climatizzatori prevedono anche la possibilità di deumidificare e filtrare l’aria.

I climatizzatori vengono utilizzati da molti soltanto nei mesi estivi e in quelli invernali, ma viste le loro caratteristiche, possono essere tranquillamente adoperati per quasi tutto il resto dell’anno; grazie al climatizzatore, infatti, è possibile raggiungere e mantenere inalterate le giuste temperature (25-27 °C nelle ore diurne e 22-23 °C nelle ore notturne) e il giusto tasso di umidità (circa il 50%).

In commercio sono disponibili diverse tipologie di climatizzatori e il range di prezzi è estremamente variegato. Con questo articolo vogliamo fornire una pratica guida alla scelta del modello più adatto alle esigenze di ciascuno.

Climatizzatore: le varie tipologie

come scegliere il climatizzatoreLa principale suddivisione fra climatizzatori è quella tra apparecchi fissi e apparecchi portatili.

I climatizzatori fissi sono apparecchi studiati per regolare temperatura e umidità all’interno di uno o più ambienti; per installare un climatizzatore fisso è necessario l’intervento di personale specializzato.

Climatizzatori fissi – I climatizzatori fissi possono essere monoblocco o split. Analizziamo brevemente le caratteristiche delle due tipologie; i climatizzatori fissi monoblocco sono costituiti da un unico elemento da inserire all’interno dell’abitazione e deve essere installato nei pressi di una parete perimetrale; gli split (che possono essere mono, dual o multi) sono costituiti da una o più unità interne e la loro installazione può essere effettuata a parete, a pavimento oppure a soffitto.

Climatizzatori portatili – Anche questi possono essere monoblocco o split. A differenza di quelli fissi, per i climatizzatori portatili non è necessaria la realizzazione di un impianto; con essi è possibile gestire le condizioni ambientali di un unico ambiente; una loro interessante caratteristica è la facilità nel trasporto dando la possibilità di regolare le condizioni di temperatura e umidità di una determinata stanza a seconda delle esigenze del momento.

I climatizzatori portatili monoblocco sono costituiti da un unico elemento che è in contatto con l’esterno grazie a un tubo flessibile che serve a espellere la condensa; un difetto di questi apparecchi è la rumorosità; contengono infatti sia il condensatore che l’evaporatore. Gli split sono costituiti da un’unità interna facilmente trasportabile, anche se è collegata all’unità esterna tramite un tubo flessibile.

I climatizzatori possono funzionare sia a gas refrigerante che ad acqua refrigerata.

Essenzialmente, un climatizzatore consta di due parti principali: l’unità esterna, che viene posizionata al di fuori dell’abitazione, e quella interna che viene posizionata in casa. La parte fondamentale dell’unità esterna è il compressore; l’unità esterna viene installata generalmente sotto una finestra oppure su un balcone, ove presente; coloro che abitano in un condominio devono richiedere l’autorizzazione all’amministratore dello stesso; se l’abitazione si trova in un centro storico oppure è considerata un bene dal valore storico-artistico, è necessario richiedere l’autorizzazione alle autorità comunali prima di procedere con la sua installazione.

L’unità esterna dovrebbe essere possibilmente posizionata in un punto in cui l’inevitabile rumore generato dal ventilatore e dal compressore sia il meno fastidioso possibile.

Le unità interne dei climatizzatori fissi, come accennato precedentemente, possono venire installate a parete, a pavimento oppure a soffitto. I climatizzatori fissi a parete sono sicuramente quelli attualmente più diffusi; se si intende utilizzarli soprattutto per ridurre la temperatura ambientale, vanno sistemati il più in alto possibile, ma la distanza dal soffitto non deve essere inferiore a 30 cm; se li si sceglie pensando soprattutto al riscaldamento, è opportuno non posizionarli oltre i tre metri di altezza.

I climatizzatori a pavimento sono forse l’ideale per gestire la temperatura in ambienti particolarmente alti.

I climatizzatori a soffitto sono pensati soprattutto in funzione del raffreddamento (l’aria fredda tende a scendere verso il basso); ove sia possibile è bene incassarli nel controsoffitto (risulterà quindi visibile soltanto la griglia di erogazione dell’aria).

Per quanto concerne la scelta fra tipologia mono split, dual split o multi split, questa deve essere effettuata basandosi sia sulle dimensioni dell’ambiente da gestire sia sulla sua forma; in caso di stanze quadrate è generalmente sufficiente un mono split posizionato centralmente, mentre nel caso di stanze rettangolari piuttosto lunghe è opportuno orientarsi perlomeno su un dual split.

Come scegliere il climatizzatore

come scegliere il climatizzatoreQuella del climatizzatore non è una spesa di poco conto e quindi è consigliabile avere le ben chiare le idee prima di mettere mano al portafoglio; innanzitutto è opportuno orientarsi su marche ben conosciute.

Secondo consiglio: è necessario sincerarsi che l’apparecchio che si sta acquistando sia coperto da “garanzia europea” con un servizio di assistenza che copra l’intero territorio italiano (si verifichi prima che nella propria zona sia presente un tecnico con un suo numero di telefono; i numeri verdi talvolta sono dislocati in Paesi extraeuropei); alcuni apparecchi forniscono assicurazioni che durano anche diversi anni, ma coprono soltanto pochi tipi di problemi e quindi è cosa saggia informarsi a dovere senza dare niente per scontato.

Terzo consiglio: si acquisti un climatizzatore di classe A (o, ancor meglio A+ o oltre) con pompa di calore per la detrazione fiscale al 55%. Il primo consiglio che abbiamo dato, quello di orientarsi su marche ben conosciute, serve anche a garantire che la classe di risparmio energetica sia effettivamente quella riportata (non sono mancati casi di classi A fasulle relativi a modelli con marchio sconosciuto).

Quarto consiglio: attenzione ai climatizzatori offerti a prezzi stracciati presso la grande distribuzione; si verifichino sempre con attenzione le varie caratteristiche perché c’è il rischio che si tratti di apparecchi ormai obsoleti, rumorosi e con poche garanzie dal punto di vista dell’assistenza.

Quinto consiglio: si scelga un climatizzatore con inverter (sono apparecchi con motore a funzionamento continuo controllato elettronicamente) perché può garantire un risparmio non minimale in termini di energia elettrica.

Sesto consiglio: Attenzione anche alla presenza di buoni filtri, in particolar modo se si abita in zone caratterizzate da un alto livello di inquinamento.

Settimo consiglio: Verificare che sia presente la funzione di deumidificazione separata in modo da poterla utilizzare senza avviare obbligatoriamente la funzione di raffreddamento.

Un’altra funzione interessante è la funzione sleep, che riduce la potenza del climatizzatore nel corso delle ore notturne.

Per aiutarsi nello scegliere il climatizzatore è anche utile verificare, controllando sull’etichetta, tutte le caratteristiche principali dell’apparecchio, ovvero potenza assorbita, potenza resa, classe di efficienza energetica, capacità di deumidificazione e rumorosità massima interna.

Per quanto concerne i prezzi (installazione compresa nel caso sia necessaria, riferimento classe energetica A), sia va dai 500 agli 800 euro per i climatizzatori portatili (con o senza sezione esterna), dai 700 ai 1.750 euro per i climatizzatori fissi (mono e dual split) e dai 2.100 ai 3.500 euro per i climatizzatori fissi multi split).

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